La vendemmia 2022 in Trentino supera la siccità e regala uve sane e di ottima qualità

vendemmia in Trentino piana Rotaliana (teroldego)©2021 ph romano magrone

La vendemmia 2022 in Trentino supera la siccità e regala uve sane e di ottima qualità

La vendemmia 2022, conclusasi a fine settembre, è stata complessivamente buona per i Vini del Trentino con una produzione superiore alla media storica (indicativamente si assesta tra un +5% ed un +10% rispetto alla media storica).

Questo risultato è il frutto di un anno soddisfacente, nonostante il meteo si sia rivelato particolarmente siccitoso.

“Quest’anno la vendemmia è stata anticipata in Trentino come nel resto dell’Italia, da dopo Ferragosto a fine settembre, perché è arrivata al termine di un’annata agraria con scarse precipitazioni e di conseguenza pochi problemi di sanità” spiega Pietro Patton, presidente del Consorzio Vini del Trentino.

“Siamo soddisfatti specialmente per i vini rossi, che hanno giovato del caldo estivo e delle piogge settembrine ad inizio del mese. Anche le basi spumante si sono dimostrate di ottima qualità e l’accelerazione della vendemmia ha consentito di mantenere bene l’acidità” continua Pietro Patton.

Alcuni esponenti del territorio raccontano che la preoccupazione per l’evoluzione della stagione e della vendemmia era tanta, specialmente per l’incertezza metereologica.

“Siamo partiti in apprensione per il caldo estivo e pensavamo di avere uva troppo matura” racconta Marco Tonini, presidente della Casa Del Vino d’Isera. “Invece i temporali di inizio settembre hanno rinfrescato l’aria e possiamo essere felici di questa annata complessivamente buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

È stata premiata la quota per le varietà bianche, mentre per le rosse è un’annata incredibile per livelli di maturazione, gradazione e sapore”.

“Avevamo grande preoccupazione per questa vendemmia anticipata. Siamo partiti con lo Chardonnay base spumante con una produzione un po’ più bassa della media, ma con le successive varietà abbiamo riscontrato un aumento medio di quantità del 6-10% rispetto allo scorso anno.

Il decorso metereologico favorevole ci ha permesso di gestire le varie zone e maturazioni fino alla fine di settembre” dice Goffredo Pasolli, presidente Assoenologi, sezione Trentino.

“In Trentino quasi tutte le zone sono irrigate dunque siamo riusciti a gestire la siccità in modo ottimale. Abbiamo affrontato una vendemmia, seppur anticipata, di qualità, che ci ha anche permesso di attendere i giusti tempi di maturazione” spiega Luca Rigotti, Coordinatore del Settore vitivinicolo dell’Alleanza cooperative Agroalimentari.

Sul fronte grappa, Alessandro Marzadro, vicepresidente Istituto Tutela grappa del Trentino, parla di un’annata “che ci ha regalato uve e dunque vinacce di buona qualità. Dal punto di vista dell’evoluzione delle vinacce possiamo dire che a causa della scarsa acidità, la grappa potrebbe risentirne perdendo qualche profumo. Dobbiamo inoltre considerare il tema energetico: per cui penso che quest’annata sarà leggermente più scarsa in termini di quantità di grappa, perché le distillerie potrebbero scegliere di produrre un po’ meno a favore del risparmio energetico”.

La vendemmia 2022 in Trentino supera la siccità e regala uve sane e di ottima qualità

vendemmia in Trentino piana Rotaliana (teroldego)©2021 ph romano magrone

La vendemmia 2022 in Trentino supera la siccità e regala uve sane e di ottima qualità

Buona annata dal punto di vista quantitativo e qualitativo per i Vini del Trentino. Qualche leggera nota profumata in meno per le vinacce atte a produrre grappa, ma comunque di buona qualità.

Trento, 12 ottobre 2022

La vendemmia 2022, conclusasi a fine settembre, è stata complessivamente buona per i Vini del Trentino con una produzione superiore alla media storica (indicativamente si assesta tra un +5% ed un +10% rispetto alla media storica).

Questo risultato è il frutto di un anno soddisfacente, nonostante il meteo si sia rivelato particolarmente siccitoso.

“Quest’anno la vendemmia è stata anticipata in Trentino come nel resto dell’Italia, da dopo Ferragosto a fine settembre, perché è arrivata al termine di un’annata agraria con scarse precipitazioni e di conseguenza pochi problemi di sanità” spiega Pietro Patton, presidente del Consorzio Vini del Trentino.

“Siamo soddisfatti specialmente per i vini rossi, che hanno giovato del caldo estivo e delle piogge settembrine ad inizio del mese. Anche le basi spumante si sono dimostrate di ottima qualità e l’accelerazione della vendemmia ha consentito di mantenere bene l’acidità” continua Pietro Patton.

Alcuni esponenti del territorio raccontano che la preoccupazione per l’evoluzione della stagione e della vendemmia era tanta, specialmente per l’incertezza metereologica.

“Siamo partiti in apprensione per il caldo estivo e pensavamo di avere uva troppo matura” racconta Marco Tonini, presidente della Casa Del Vino d’Isera. “Invece i temporali di inizio settembre hanno rinfrescato l’aria e possiamo essere felici di questa annata complessivamente buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

È stata premiata la quota per le varietà bianche, mentre per le rosse è un’annata incredibile per livelli di maturazione, gradazione e sapore”.

“Avevamo grande preoccupazione per questa vendemmia anticipata. Siamo partiti con lo Chardonnay base spumante con una produzione un po’ più bassa della media, ma con le successive varietà abbiamo riscontrato un aumento medio di quantità del 6-10% rispetto allo scorso anno.

Il decorso metereologico favorevole ci ha permesso di gestire le varie zone e maturazioni fino alla fine di settembre” dice Goffredo Pasolli, presidente Assoenologi, sezione Trentino.

“In Trentino quasi tutte le zone sono irrigate dunque siamo riusciti a gestire la siccità in modo ottimale. Abbiamo affrontato una vendemmia, seppur anticipata, di qualità, che ci ha anche permesso di attendere i giusti tempi di maturazione” spiega Luca Rigotti, Coordinatore del Settore vitivinicolo dell’Alleanza cooperative Agroalimentari.

Sul fronte grappa, Alessandro Marzadro, vicepresidente Istituto Tutela grappa del Trentino, parla di un’annata “che ci ha regalato uve e dunque vinacce di buona qualità. Dal punto di vista dell’evoluzione delle vinacce possiamo dire che a causa della scarsa acidità, la grappa potrebbe risentirne perdendo qualche profumo. Dobbiamo inoltre considerare il tema energetico: per cui penso che quest’annata sarà leggermente più scarsa in termini di quantità di grappa, perché le distillerie potrebbero scegliere di produrre un po’ meno a favore del risparmio energetico”.

Gli enotecari di Vinarius tornano alla scoperta del vino e della grappa del Trentino

Vallagarina

Gli enotecari di Vinarius tornano alla scoperta del vino e della grappa del Trentino

Dal 16 al 18 ottobre il Consorzio Vini del Trentino torna ad ospitare un gruppo di enotecari in collaborazione con Vinarius, Associazione Enoteche Italiane.

Gli enotecari appartenenti all’esclusivo circolo verranno alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio.

Il programma prevede numerose attività per consentire agli ospiti di sperimentare le proposte del territorio trentino: non solo vino, ma anche grappa e formaggi.

Il primo giorno a Palazzo Roccabruna, dimora nobiliare della seconda metà del Cinquecento nel centro storico di Trento, gli enotecari scopriranno la Nosiola e il Vino Santo, prodotti di pregio della Valle dei Laghi.

Il secondo giorno il viaggio enoico toccherà la Vallagarina dove il rosso predomina con due tipologie dal carattere intendo e stuzzicante: il Marzemino e l’Enantio. Il pomeriggio del secondo giorno, gli enotecari visiteranno la Distilleria Marzadro per entrare nel mondo della grappa e si intratterranno a cena con i distillatori trentini.

Infine il terzo giorno, sempre a Palazzo Roccabruna, sarà il momento di una degustazione guidata di formaggi a cura di un esperto ONAF del Caseificio di Predazzo e Moena in collaborazione con la Strada dei Formaggi delle Dolomiti.