Vitigno coltivato sovente assieme alla Schiava grossa, ma in proporzioni nettamente inferiori.
In passato fu tra i vitigni più diffusi. Alla fine degli anni 70 questo vitigno rappresentava il 40% della produzione viticola trentina, mentre attualmente non si effettuano quasi più reimpianti, ma rimane coltivato nelle zone più vocate. Questo gruppo di vitigni originano un prodotto di pronta beva, dal colore rubino chiaro, provvisto di delicato bouquet floreale con rosa in primo piano, fruttato, con toni di mandorla.